Dolomiti Wellness Festival 2024
IL DECALOGO DEL PICCHIO
La mascotte del Festival è un simpatico “Picchio”.
Fra i più popolari e caratteristici abitanti del bosco, è anche un importante indicatore biologico e definito come una “specie ombrello”.
Sotto il suo ombrello c’è infatti ricchezza di biodiversità e proteggerla significa proteggere tutti i livelli sottostanti dell’ecosistema. Un po’ come noi proteggiamo la nostra salute attraverso una misurata attività fisica in natura.
Il picchio è inoltre considerato il “medico degli alberi” poiché, nutrendosi di larve e insetti altamente infestanti, libera le piante da questi parassiti.
Per questo motivo affidiamo al picchio il compito di veicolare i benefici di una regolare esposizione alla natura, per tutelare la nostra salute. Eccoli:
Fra i più popolari e caratteristici abitanti del bosco, è anche un importante indicatore biologico e definito come una “specie ombrello”.
Sotto il suo ombrello c’è infatti ricchezza di biodiversità e proteggerla significa proteggere tutti i livelli sottostanti dell’ecosistema. Un po’ come noi proteggiamo la nostra salute attraverso una misurata attività fisica in natura.
Il picchio è inoltre considerato il “medico degli alberi” poiché, nutrendosi di larve e insetti altamente infestanti, libera le piante da questi parassiti.
Per questo motivo affidiamo al picchio il compito di veicolare i benefici di una regolare esposizione alla natura, per tutelare la nostra salute. Eccoli:
- Potenziamento del sistema immunitario e quindi meno malattie – essere esposti all’ambiente naturale con i suoi cicli, rafforza il sistema immunitario. Anche la Vitamina D, sintetizzata nella pelle in conseguenza dell’esposizione solare, contribuisce a ridurre le infiammazioni e a rinforzare l’organismo e le ossa.
- Azione antidepressiva – i benefici sull’umore sono, oltre che immediati, anche di medio e lungo periodo. Non c’è solo la gioia momentanea di una passeggiata nel bosco o di un’escursione; se l’attività viene ripetuta nel tempo ha effetti benefici su malattie come la depressione.
- Miglioramento della memoria – gli studi hanno confermato che chi vive più a contatto con la natura ha performance di memoria superiori a chi vive in città.
- Azione analgesica – uscire all’aria aperta ha effetti antidolorifici e antinfiammatori. Le infiammazioni sono responsabili di molti disordini, che, se non adeguatamente curati, possono portare all’insorgenza di malattie anche gravi.
- Miglioramento della vista – alcune ricerche hanno dimostrato che l’attività all’aperto protegge i bambini dallo sviluppo della miopia e guardando più lontano, ammirando paesaggi, sentieri, orizzonti, allena l’occhio dell’adulto rispetto alla distanza ravvicinata di un PC.
- Riduzione della pressione arteriosa – l’ipertensione incontrollata può portare a gravi conseguenze per la nostra salute; trascorrere del tempo all’aria aperta, camminando, abbassa la pressione.
- Miglioramento della concentrazione – l’aria aperta e stare a contatto con la natura migliora le performance del nostro cervello e quindi la capacità di concentrarsi, anche grazie alla diminuzione dell’ansia. Bastano 20 minuti di camminata in un parco per schiarirsi le idee e liberare la mente.
- Maggiore socializzazione e buon umore conseguente – è bello camminare da soli ed è certamente salutare, ma fare escursioni, andare per i sentieri di montagna, visitare luoghi all’aria aperta ricchi di vegetazione fa bene all’umore, soprattutto se si è in compagnia. Socializzazione corrisponde a buon umore con risvolti positivi a 360°
- Allungamento dell’aspettativa di vita in salute – L’attività fisica all’aperto, anche leggera, in ambiente montano allunga la vita e concorre ad un perfetto stato di forma a livello muscolare, scheletrico e cardiovascolare.
- Migliora la qualità del sonno – l’immersione nella luce e nei colori della natura di un ambiente incontaminato, lontano da luci artificiali, da rumori di fondo urbani e di strade trafficate – elementi che incidono negativamente sul nostro ciclo sonno/veglia – aiuta a regolare le funzioni ormonali e a calibrare l’orologio interiore responsabile dei ritmi di veglia e sonno.